Il Festival Piazza di Circo – Risonanze artistiche si fa in tre. Tre sono le piazze che dal 10 al 17 luglio, a Mondovì, ospiteranno gli spettacoli, trasformandosi in palcoscenico: il catino di piazza Maggiore con le sue suggestioni medievali che ben si prestano a fare da quinta alla magia effimera dell’arte circense; il rinnovato cortile del Polo delle Orfane, luogo di cultura e anticamera del polo librario e museale cittadino; piazza della Repubblica dove verrà montato il tendone del collettivo Teatro nelle Foglie, forse l’elemento che meglio caratterizza il circo nell’immaginario comune.
Tre sono anche i temi che ispirano l’evento promosso da Associazione L’Albero del Macramè e Fondazione Cirko Vertigo.
Il Festival è inclusione: annulla i confini, supera le differenze di lingua, cultura, provenienza. Ecco allora il carattere internazionale dell’appuntamento che celebra la sua quinta edizione a partire dalle compagnie che proporranno 18 spettacoli, per altrettanti eventi che mirano a cambiare la percezione della città e dei suoi spazi: all’anteprima affidata alla Compagnia Ingniferi, in programma venerdì 8 luglio, alle 22, all’Open Garden Baladin di Piozzo, seguirà il Festival vero e proprio. Dal 10 al 17 luglio, a Mondovì, andranno in scena: Collettivo Teatro nelle Foglie, La Voie Ferrée, La Bete à Quatre, Madame Rebiné, Colokolo, Circo Zoé e Collettivo 6tu. Oltre a numerosi artisti che daranno vita ad esibizioni one man show, come Luca Regina e il suo attualissimo Ecocircus. Poesia, comicità, acrobazie, salti, danza e musiche sapientemente integrati comporranno i singoli capitoli di una narrazione che si sviluppa per l’intera settimana.
Piazza di Circo è anche formazione e guarda da sempre alle nuove generazioni. Ecco allora che il 15 e 16 luglio il palcoscenico sarà affidato ai più giovani e alle esibizioni inedite. Piazza Aperta è il concorso dedicato a loro: i neo diplomati dell’Accademia Fondazione Cirko Vertigo potranno confrontarsi con i direttori artistici dei quattro Festival nazionali di Circo Contemporaneo, Mamatita di Alghero, Scenica di Vittoria, Entroterre di Bologna e Sul Filo del Circo di Grugliasco. I vincitori entreranno di diritto nella programmazione del Festival Piazza di Circo 2023 e saranno premiati con una settimana di creazione all’interno della residenza Cascina Macramè. Un primo passo verso la realizzazione del futuro polo formativo in cantiere a Mondovì.
Il circo infine è tradizione, con un occhio al futuro. “Quella circense è un’arte in continua evoluzione – spiega il direttore artistico del Festival e presidente dell’Associazione L’Albero del Macramè, Marco Donda – . Il mutamento fa parte della filosofia degli spettacoli itineranti. Ogni artista sa che un’esibizione ha una durata ma che il suo repertorio necessita di rinnovamento. E cambia con il cambiare dei gusti e delle esigenze del pubblico con cui crea un legame speciale fatto di empatia e sensibilità. Così il Festival che negli anni ha cambiato nome, sede e forma. Ma non perde di vista il ruolo di supporto delle nuove generazioni, cui offre interlocutori validi e una chiave per mondi fantastici in cui apprendere gli strumenti necessari per quel difficile percorso che è la crescita personale”.
Al riparo del tendone si imparano disciplina, talento, capacità di trovare soluzioni a problemi complessi e magia. Soprattutto magia. Quella di creare bellezza in uno spazio di tempo ridotto: una manciata di minuti capace di cambiare l’immagine di una piazza, di una strada, della facciata di un palazzo che si trasformano in un altrove onirico di felliniana memoria.
La città torna così a farsi coinvolgere in un abbraccio simbolico (come dal titolo originario
dell’evento, Circondata appunto, unito al Festival delle Accademie promosso dalla Fondazione Cirko Vertigo in collaborazione con la Fondazione Academia Montis Regalis) di arte, balletto, musica, recitazione, equilibrismo e grazia. Un appuntamento dedicato a grandi e piccoli che hanno voglia di sognare.